2019Vie di Fuga

Vie di Fuga

Venerdì 15 marzo, dalle ore 18.00, lo spazio per l’arte contemporanea Société Interludio è lieto di presentare nello spazio di piazza Vittorio la sua nuova mostra: Vie di Fuga.

Con lo scopo di indagare le varie direzioni della pittura contemporanea, sono stati invitati gli artisti Andrea Barzaghi (Monza, 1988), Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1984) e Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986).

Partendo da una medesima formazione pittorica, si è voluto dunque registrare l’evoluzione della pratica artistica di ciascuno che ha preso poi direzioni altre, dovute a fattori quali luoghi, tecniche e temi diversi.

Ed è così che, in questa seconda mostra, una generazione di pittori porta alle massime conseguenze la propria riflessione e la propria ricerca, fino, in alcuni casi, a staccarsi dal supporto classico (carta e tela) e dalla visione bidimensionale per allargare la questione della pittura allo spazio. Concependo opere ad hoc, gli artisti hanno lavorato non solo sull’idea di un dialogo tra loro ma anche con l’identità stessa del luogo espositivo. 

Vie di fuga vuole dunque evocare la direzione che prendono gli artisti allontanandosi progressivamente o radicalmente dal proprio punto di partenza; ma vuol essere anche il collante nelle tematiche sviluppate nelle opere, leitmotiv della loro ricerca per la mostra: mappe di strade proibite, vegetazioni intrecciate, sospensione dei corpi, riflessioni sulle vie d’uscita – fisiche o mentali.

Société Interludio è un progetto ideato e diretto dalla curatrice Stefania Margiacchi (1990) e dall’artista Paul de Flers (1988). Spazio per l’arte contemporanea, si trova al piano nobile di un palazzo del primo ‘900 in Piazza Vittorio Veneto.
I luoghi espositivi sono fortemente connotati da un pavimento alla veneziana che suggerisce una vita passata di abitazione domestica, adesso a completo servizio delle esigenze richieste dalle arti visive.
Intermezzo di altre stanze, porzione di luogo, Société Interludio vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare.

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